OBIETTIVO: consentire ai lavoratori meritevoli di essere attivi nella gestione d'impresa
SOGGETTI COINVOLTI: associazione di rappresentanza di lavoratori e imprese, aziende medio-grandi, dipendenti, dirigenti
CRITICITA': questa promozione richiede una condivisione tra proprietari e lavoratori per rendere trasparente la dirigenza
DESCRIZIONE:
La produttività, vero indicatore dell'efficienza delle risorse impiegate (e tema cruciale per la competitività del sistema nazionale ed europeo). è il rapporto tra prodotto e ore lavorate.
In questo senso, si propone che di concerto tra azionista, azienda e organizzazione sindacali vengano istituiti “comitati di controllo sussidiario” composti da personale interno, al quale sia delegata l’attività di monitoraggio del livello di raggiungimento degli obiettivi condivisi. Mentre la struttura gerarchica manageriale dev’essere assolutamente rivolta ai valori economici e di bilancio necessari al mantenimento del valore di Borsa, questi comitati sarebbero a supporto e presidio di quelle variabili altrimenti non monitorate ma che interessano e riguardano la più vasta platea di stakeholder interni, la qualità del lavoro in senso sia soggettivo che oggettivo (lavoratori e azionista).
L’attività dei comitati sarebbe comunque rivolta a supporto dell’efficientamento delle attività aziendali e alla condivisione delle condizione e delle modalità operative di lavoro, in tal senso lavorando in condivisione con le strutture aziendali: i vantaggi derivanti dai recuperi di efficienza andranno dunque condivisi di comune accordo tra lavoratori e azienda. Questa modalità di condivisione del lavoro incentiva e sostiene il merito all’interno dei vari gruppi: le organizzazioni sindacali sono sfidate ad essere vicine alle esigenze della produzione, i lavoratori ad essere artefici e partecipi delle scelte del proprio lavoro e il management ad essere trasparente ed efficiente nelle sue scelte.
Come output, si avrebbe la produzione di reportistica di analisi delle variabili identificate e di proposte operative per un trattamento uniforme e professionalizzante dei lavoratori del gruppo. La varia platea degli stakeholder sarà così in grado di avere, tramite l’azionista, un controllo operativo integrato oltre al normale controllo ex-post delle variabili economiche: si tratta di una forma di “cogestione sussidiaria”, che coinvolge lavoratori e direzione in un rapporto dialettico positivo.