Vision

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La popolazione mondiale sta vivendo un momento di boom e vivrà i prossimi decenni in un mondo in cui il 60% della ricchezza si concentra nelle prime 600 città del mondo. Le megalopoli abitate da oltre 10 milioni di persone detengono oggi il 70% della ricchezza, mentre nel 2025 la quota si ridurrà a un terzo. Delle 600 città oggi più ricche, 1 su 3 lascerà il posto a nuove città entranti nel ranking. Il futuro è composto di una moltitudine di città di qualche milione di abitanti ognuna, dislocate verso il sud e l’est del mondo.

Il mondo all’alba del ventiduesimo secolo sta ruotando.

Il bisogno principale della popolazione mondiale è l’accesso ai beni primari e al mondo del lavoro. La domanda principale che le nuove città rivolgono al mercato è quella dei servizi urbani e delle infrastrutture energetiche. Le città sono i luoghi dove si stabiliscono i legami che determinano l’assetto del pianeta, i rapporti politici e sociali: laddove maggiore è il bisogno, le opportunità di investimento vengono spesso raccolte da un mercato rapace. Lo sviluppo sostenibile dell’economia è l’obiettivo che le persone ragionevoli perseguono partecipando al mondo del lavoro e dell’impresa.

In una situazione mondiale da governare per coglierne le opportunità e ridurne i rischi, occorre trasformare l'enorme patrimonio di competenze ed eccellenze diffuse in una classe dirigente in grado di progettare il Paese.

Partecipare al mercato globale per il nostro tessuto di imprese medio - piccole è una sfida di portata storica e richiede un intervento pubblico a sostegno dello sviluppo di progetti industriali comuni, in grado di coordinare soluzioni costruite sulla base delle esigenze dei mercati e delle competenze delle imprese.

Il settore dello sviluppo urbano presenta le principali prospettive e opportunità: la sfida è ritagliarsi le nicchie di mercato in cui spendere il vantaggio competitivo della nostra dimensione “medio - tascabile”, grazie al valore aggiunto delle sinergie e interconnessioni tra pubblico e privato.

Nei servizi urbani e nella gestione delle città, l’esperienza del modello emiliano - romagnolo è garanzia di qualità in tutto il mondo. I bolognesi sono andati in capo al mondo a costruire Ushuaia: con questo spirito possiamo competere globalmente aggiornandoci alla nuova dimensione spazio - temporale delle relazioni planetarie.

La nostra casa, nel mondo globale, è il pianeta.

Abitiamo il pianeta Terra nell'era della post-scarsità: il lavoro che ci spetta è produrre e consumare equamente, l'ottimizzazione è la forma del progresso in situazione di mercati saturi e non scarsi